Quando ti rendi conto di trovarti nel bel mezzo della peggiore esperienza di fallimento della tua vita e di non sapere veramente cosa fare, come fare per superare tutto questo?

Hai presente quando tutto va a rotoli e non sai più cosa fare?

Si, insomma… quando è come se ti trovassi in mezzo al mare in tempesta e la nave che ti doveva soccorrere è appena colata a picco e tu ti trovi lì, sballottato a destra e a manca dalle onde, aggrappato a quel che resta della tua barca?

In questo momento, non è nemmeno importante che fosse piccola o grossa, che valesse qualche migliaia di euro o ne valesse milioni.

Ti è rimasto solo qualche pezzo che galleggia e al quale tu ti sei aggrappato come una cozza allo scoglio (sempre per rimanere in tema marinaresco).

Beh… è quello che ad un certo punto della mia vita mi sono ritrovato a vivere.

Contenuti

simbolo di chi non riesce a vincere il fallimento

Era come se vivessi dentro una prigione senza rendermene conto. Ti dici che non esiste perché non vedi le sbarre. Eppure ci sono e ti assicuro che sono più dure dell’acciaio.

E come ne sono uscito?

E’ proprio quello che scoprirai andando avanti nella lettura di questo post!

Quando la vita mi sorrideva

Ero un imprenditore che aveva visto crescere la sua attività, non cose eclatanti, ma comunque avevo ottenuto le mie belle soddisfazioni.

Avevo una famiglia e mi sentivo un marito coscienzioso e un padre che aveva cercato di far star bene e crescere nel migliore dei modi i suoi due figli.

La vita, con i suoi alti e bassi, aveva proceduto su binari abbastanza certi e delineati. Insomma tutto andava più o meno bene.

  • Lavoro (anche sabato e domenica … a volte)
  • Famiglia
  • Cena con gli amici (ogni tanto)
  • Pranzo di Natale in famiglia e quello di Pasqua con chi vuoi
  • Gita fuori porta la domenica
  • Vacanza una volta l’anno (magari due quando ero fortunato)
  • Impegno nel sociale (a chi piace)
  • Ecc…

Il solito schema...

Non so se è uno schema di vita che conosci anche tu?

Anno dopo anno, questo schema mi sembrava quasi perfetto, o perlomeno, era quello che mi sembrava creare meno problemi.

Appunto… mi sembrava... anche se di segnali che mi dicevano di prepararmi a come dover superare un fallimento imminente, ce n’erano.

La senti quella vocina che ti avvisa del fallimento che rischi di non superare?

Certo che ogni tanto una vocina mi arrivava da chissà dove e metteva in subbuglio il mio tran tran quotidiano. Ma…

Non so tu… ma io la zittivo!

Nemmeno volevo pensare a immaginarmi di dover superare addirittura un fallimento.

E’ capitato o sta capitando anche a te?

Si, la zittivo, non le badavo, non la ascoltavo. Anzi a volte mi arrabbiavo pure perché quella era la mia vita e non potevo cambiarla. Punto.

Così credevo.

Hai presente quando ti dici cose tipo:

  • Ora non è il momento buono…
  • Devo rispettare delle scadenze, ma poi farò qualcosa di diverso…
  • La mia famiglia, i miei figli.., mia madre.. , mio padre.., la suocera.. , la nonna della suocera.., il figlio della nonna della suocera, il cane del salumiere, la nipote dello zio della moglie di mio cugino…. beh, ci siamo capiti….
  • Appena i miei figli diventano autosufficienti…
  • Quando riesco ad avere abbastanza soldi…
  • Appena le cose si sistemano….

Ma invece ...

E sai cosa mi succedeva?

Beh… immagino che la risposta tu l’abbia già. O ti sia arrivata di botto.

Si.. esattamente: quel momento non arriva mai.

Le cose invece di sistemarsi, si complicano solo, i soldi invece di aumentare, diminuiscono, il cane del salumiere si innamora della cagnetta della farmacista e fa una nidiata di cagnolini… beh magari cani e cagnolini non ti hanno mai dato preoccupazioni, ma la vita ogni tanto va un attimo sdrammatizzata.

L’importante è che hai chiaro il concetto, cioè sono riuscito a farti comprendere quello che veramente intendo.

Sull'orlo del baratro: una sensazione di fallimento quasi impossibile da superare.

Sai dove mi aveva portato tutto questo?

Dall’oggi al domani, mi ero trovato a vivere solo e abbandonato.
Non avevo più famiglia, figli, lavoro, casa, soldi e…

Se stai per caso vivendo la situazione di padre separato o divorziato, può esserti d’aiuto anche questo articolo: Padri separati: “dalle stalle alle stelle”

E… a vivere in macchina.

Senza più speranze, cercando di far durare più a lungo possibile i pochi soldi che mi erano rimasti in tasca.

Avevo la macchina parcheggiata in un posto che amavo, vicino al lago.

Ma … da luogo che amavo, oramai era diventato la mia prigione.

Passeggiavo, guardavo il lago (anche perché non sapevo cosa altro fare) e pensieri sempre più cupi e tragici prendevano forma dentro la testa.

Adesso sì che avrei dovuto pensare come superare il fallimento, ma….

Sempre più giù...

Ma le cose andavano solo di male in peggio…

Avevo sentito e letto di esperienze di padri separati. Avevo cercato di immedesimarmi con loro e avevo sempre provato una compassione, nel senso profondo della parola. Ma quando sperimenti sulla tua pelle, la sensazione è tutta diversa.

Ed ecco che si erano fatti strada dentro di me:

    • la disperazione…

    • i sensi di colpa…

    • la vergogna…

    • il senso di fallimento…

e, senza che me ne accorgessi, erano diventati macigni sempre più difficili da sopportare.

Le pietre sulle spalle simbolo di un fallimento difficile da superare

Fino a toccare il fondo...

Porte sbattute in faccia, dolorosi NO alle mie richieste di aiuto, mi facevano precipitare ogni giorno di più, dentro un vortice nero come la pece che diventava sempre più denso.

  • Nessuna via d’uscita si prospettava all’orizzonte;
  • I soldi oramai erano diventati spiccioli;
  • Mi sentivo sempre più solo.

Non avevo più energie, mi sentivo tradito dalla vita e da tutti, altro che pensare di riuscire a vincere un senso di fallimento che si era impossessato delle mia vita

Non aveva più senso vivere!

Il pensiero di farla finita per sempre stava prendendo piede dentro di me.

Camminavo a lato del lago, dove era più profondo e mi dicevo:” su Antonio, buttati lì dentro, tanto non sai nuotare e falla finita.

Avevo toccato il fondo!

Ti ritrovi in bilico

Quando tocchi il fondo hai solo due scelte:

  1. La fai finita per sempre (in un modo qualsiasi)
  2. Ti dai una piccola spinta e torni a risalire


In realtà ci potrebbe essere una terza scelta, quella di rimanere in quella situazione per il resto dei tuoi giorni.

Però se ci pensi…, è come se avessi già smesso di vivere, in pratica stai solo trascinandoti alla tomba.

Se stai pensando che potrebbe essere una terza scelta… siamo in due. Si.. ci avevo pensato anche io.

Perché…

Perché non avevo il coraggio di farla finita… mi sedevo lì, guardavo, ma non riuscivo a buttarmi… eppure sarebbe bastato poco… molto poco.

Sarebbe bastato un soffio di vento, un leggero soffio di vento. E’ come se fossi stato su una lama di un coltello, in bilico. Da una parte il vuoto, il nulla, e dall’all’altra una piccola lingua di terra

Basta un piccolo colpo di vento...

Il piccolo colpo di vento è arrivato… e se ora sono qui e tu mi stai leggendo è perché quel vento mi ha fatto cadere sulla piccola lingua di terra.

Se vuoi la risposta a perché il vento mi abbia fatto cadere da questa parte… non lo so. Su questo punto non ho risposte certe.

Ho solo alcune considerazioni mie personali:

  • forse perché qualche anno prima avevo iniziato un percorso di crescita personale?
  • forse perché mentre stavo lì a guardare il lago, leggevo alcune pagine dell’unico libro che avevo con me in macchina: “Il Potere di Adesso” di Eckhart Tolle;
  • forse perché la paura di farla finita mi aveva portato a cercare altre soluzioni;
  • forse perché qualcosa dentro di me mi diceva che potevo farcela;
  • Forse perché avevo ancora qualcosa da imparare.

Non so se tutte queste insieme, se una o più di queste…

Su questo non ho nessuna risposta certa, sarei disonesto se ti dicessi il contrario.

Probabilmente ognuno di noi quella risposta l’ha già dentro di se, deve solo lasciare che esca.

Come passare dalla peggior esperienza a superare e vincere il fallimento

Cosa mi ha salvato?

Il colpo di vento è stata “la piccola spinta iniziale”… ma poi ci sono stati dei passi che ho fatto.

Quali?

Ti ho detto sopra che avevo iniziato qualche anno prima dei percorsi di crescita personale. Bene…

Il primo passo che ho fatto è stato chiedere aiuto a uno dei miei “mentori” che avevo conosciuto. Era una persona che mi aveva trasmesso fiducia e avevo trovato i suoi percorsi di crescita molto affini a ciò che sentivo io.

Ho fatto una cosa che uno come me non avrebbe mai fatto prima: “ho mandato un messaggio di aiuto” a questa persona.

Tu magari dirai: “non mi sembra una gran cosa“.

Per me lo era… io fino a quel momento avevo le convinzioni (sabotanti) che le mie cose non doveva saperle nessuno, che dovevo arrangiarmi da solo, che un vero uomo non deve mostrare le sue debolezze.

Se vuoi approfondire, ho scritto un articolo su questo in www.antonioregazzoni.it/auto-sabotaggi-come-superarli/

Ho fatto una "piccola" azione

Avevo dovuto usare una rete pubblica perché non avevo più soldi per le ricariche… lì seduto su una panchina inondata dalla luce di un lampione.

Ho preso il telefono e mandato quel messaggio di aiuto con tutta la disperazione dentro.

Prima ancora di ricevere la risposta mi ero accorto che qualcosa era caduto dentro di me, come se uno sbarramento si fosse rotto e l’acqua trattenuta, di colpo, avesse trovato il modo di percorrere la sua strada.

In quell’istante, anche se non lo sapevo ancora, stavo già per vincere il fallimento che mi aveva accompagnato per tutto quel tempo.

Se non lo hai ancora fatto, scarica subito uno strumento che ha aiutato tantissime persone e che potrà aiutare anche te.

Una Risorsa Che Potrebbe Esserti d'Aiuto per Superare Stress e La Sensazione di Fallimento.

Estratto della Guida Per Uomini Separati

Svelato: Il Segreto che Sta Trasformando Imprenditori e Padri Separati in Leader Vincenti. Già entrata nei Bestseller su Amazon

Alcuni passi per superare il senso di fallimento

Non so in quale parte del viaggio della tua vita tu sia in questo momento. Se hai letto tutto l’articolo oppure hai già curiosato nella mia pagina Chi Sono, ti puoi rendere conto che “toccare il fondo” è un’esperienza che ti tocca nel profondo.

Non sai mai da quale parte puoi cadere (ricordi la lama di coltello?).

Per il fatto di averlo vissuto e superato, ho sviluppato quella consapevolezza che mi fa dire: in qualsiasi punto tu sia, so perfettamente cosa stai provando.

Eccoli qui i primi 3

Quindi, alcuni di questi passi quali sono:

  1. Il primo e il più importante: Chiedi Aiuto! Non mi stancherò mai di dirlo. Te lo dice uno che si definiva “il perfetto autodidatta”, uno che aveva un sacco di credenze “auto-sabotanti” a riguardo. Quando sei “dentro il frullatore” come uso dire io, cioè quando sei dentro quel marasma che ti sballottola come se fossi un fuscello in una tempesta, è impossibile vedere le soluzioni anche se le hai lì sotto il naso. Ecco perché è importantissimo chiedere aiuto.
  2. Cerca soluzioni “non convenzionali”. Cioè lasciati ispirare da ciò che ti colpisce o che ti attira anche se non ne conosci il motivo. Per esempio puoi capire se vuoi “essere più Perseo o più Medusa” Ne parlo qui:“Depressione da Separazione: 5 Motivi Per Superarla!” se è un qualcosa che senti potrebbe aiutarti a dire stop alla disperazione e all’angoscia che ti prende.
  3. Ferma i pensieri. Lo so che se non sei dentro queste cose, ti sembrerà una frase detta da un pazzo. In realtà, invece, questo dovrebbe essere il primo passo da fare. Le prime volte sembra molto difficile, potrà accadere che riesci solo per brevi attimi, ma una volta che hai iniziato ti accorgerai che quegli attimi diventeranno sempre più lunghi. In pratica smetti di lasciarti comandare dalla mente e riprendi il tuo potere che si trova solo nel momento presente, nell’Adesso. Per approfondire puoi cliccare su https://antonioregazzoni.it/risorse-consigliate/il-potere-di-adesso-per-smettere-di-soffrire/

Potrebbero bastare ma... eccone altri 2

Vedrai che se esegui bene i primi tre questi ulteriori passi saranno semplicissimi da compiere, anzi quasi non ne avrai più bisogno. Però te li metto qui ugulamente in modo che tu possa avere tutto il beneficio che spero per riuscire a vincere il fallimento o i fallimenti della vita:

  1. Smettila di farti seghe mentali. Lo so che è più facile a dirsi che a farsi. Seghe mentali sono tutte quelle cose che ti dici e che ti tengono lì nella tua “zona di comfort”. Ma se vuoi vincere il senso di fallimento che ti prende in questo momento, smettere di dirti cose che ti fanno stare male è di vitale importanza. Tuttavia ti accorgerai che se poni l’attenzione sul passo precedente, cioè fermare i pensieri, anche le “seghe mentali” diminuiscono ed è più facile accorgersi della loro presenza dentro la tua mente.
  2. Lascia andare l’ansia e lo stress. La maggior parte delle volte si rimane talmente attaccati al passato, anche se fa un male pazzesco, senza accorgersi che è principalmente questo attaccamento a causarci male. Nel momento che lasci andare il passato ti rendi conto che anche il dolore diminuisce o se ne va del tutto. Per approfondire ti lascio il link a questo articolo: Stress da Separazione: 3 Passi per uscirne

A Conclusione di come Superare il Senso di Fallimento

Ecco alcuni spunti che mi auguro ti siano utili per uscire dalla tua situazione e travare la motivazione per superare quello stato che ti causa ansia e depressione.

Ora vorrei sapere qualcosa di te:

  • Quali consigli utilizzerai per primi?
  • Metterai in pratica oggi o aspetterai il momento perfetto? (Spoiler: il miglior momento per piantare un albero era 20 ani fa. il secondo miglior momento è oggi.)
  • Vuoi essere Perseo o Medusa?

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